Due di noi
di Michael Frayn
Regia di Leo Muscato
Con Lunetta Savino e Emilio Solfrizzi.
ErreTiTeatro30
LeArt’ Teatro
Debuttano per la prima volta in coppia Lunetta Savino e Emilio Solfrizzi, in quella che fu la commedia d’esordio dell’allora sconosciuto Michael Frayn, reso poi famoso in tutto il mondo dal successo del suo “Rumori fuori scena”. Un lavoro brillante, i due i protagonisti interpretano le storie di tre coppie di sposi in crisi: quadri brillanti, in cui con umorismo e tagliente sarcasmo vengono alla luce le tensioni, le mancanze, il logorio della vita coniugale. Tre piccole pièce diverse e sorprendenti: una coppia che torna in vacanza a Venezia, nella stessa camera d’albergo della luna di miele, alle prese con un confronto passato/presente che si tinge di comicità e amara tenerezza; un marito glaciale, dall’indifferenza ostentata, con il quale la moglie esasperata non ha più modo di dialogare, se non rivolgendosi al suo piede, l’unica parte del marito che sembra aver conservato qualche sprazzo di emotività; una coppia che invita per errore alla stessa cena due amici da poco separati e il nuovo fidanzato di lei: nel turbinio di malintesi ed equivoci che ne deriva (che richiede agli attori eccezionale virtuosismo per interpretare da soli ben cinque ruoli diversi, in un serrato meccanismo di entrate e travestimenti), la comicità sale in vetta, a riprova del valore teatrale di questo lavoro e del suo potere coinvolgente
Venerdì 10 e sabato 11 gennaio ore 21.00
Domenica 12 gennaio ore 16.30
Details:
Stagione Teatrale 2013-2014
Ottobre 2013
La scena: ven 11, sab 12 – ore 21.00 / dom 13 – ore 16.30
Novembre 2013
Iliade: ven 8, sab 9 – ore 21.00 / dom 10 – ore 16.30
Les Ballets Trockadero de Monte Carlo: dom 17 – ore 21.00
Carmen: sab 23 ore 20.30 / dom24 ore 16.00
Penso che un sogno così: ven 29, sab 30 – ore 21.00 / dom 1 – ore 16.30
Dicembre 2013
Il ritorno a casa: ven 6, sab 7 – ore 21.00 / dom 8 – ore 16.30
Falstaff: ven 13 ore 20.30 / dom 15 ore 16.00
Royal Mongolian Ballet Vento d’Oriente: sab 21 – ore 21.00
Gennaio 2014
Due di noi: ven 10, sab 11 – ore 21.00 / dom 12 – ore 16.30
Ailey ® II; gio 23 – ore 21.00
Zio Vanja: ven 24, sab 25 – ore 21.00 / dom 26 – ore 16.30
Febbraio 2014
Il Matrimonio Segreto: ven 7 ore 20.30 / dom 9 ore 16.00
Non si sa come:ven 14, sab 15 – ore 21.00 / dom 16 – ore 16.30
Les Contes D’Hoffmann: sab 22 ore 20.30 / dom 23 ore 16.00
Compagnia Virgilio Sieni: mar 25 – ore 21.00
Marzo 2014
La Torre d’avorio: mar 4, mer 5, gio 6 – ore 21.00
in macchina . parcheggiare fuori porta San Pietro e , oltrepassata la Porta, proseguire in via S. Girolamo fino alla piazza del Giglio.
Bus -navetta dal parcheggio a pagamento in Viale Carducci.
Dalla stazione FS percorrere Viale regina Margherita fino a Porta San Pietro, quindi, oltrepassata la Porta, proseguire in via S. Girolamo fino alla piazza del Giglio.
Centralino: Tel. 0583/46531
Biglietteria: Tel. 0583/467521 biglietteria@teatrodelgiglio.it
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Azienda Teatro del Giglio
Il Teatro del Giglio ha una storia prestigiosa. Lucca, città-stato autonoma fino al periodo napoleonico, è sempre stata un centro dalla cultura vivace: già nel XVII secolo erano attive due sale teatrali pubbliche, che però non erano sufficienti a soddisfare le esigenze degli abitanti. Nel 1675 fu inaugurato il Teatro Pubblico, dopo che una Commissione di cittadini aveva studiato la possibilità di riadattare a tale fine l’antico convento dei Gesuati. L’edificio fu distrutto da un incendio nel 1688, e fu ricostruito quattro anni dopo, secondo il progetto originale di Francesco Buonamici. Caduta la repubblica nel 1799, per il Teatro cominciò un periodo di decadenza che durò fino al 1817, quando cominciarono i lavori di costruzione del nuovo edificio su progetto di Giovanni Lazzarini. Il nuovo Teatro, per cui la sovrana di Lucca Maria Luisa di Borbone scelse il nome di “Teatro del Giglio”, fu inaugurato nel 1819.
Da allora il Teatro del Giglio è sempre stato uno dei palcoscenici più importanti del panorama nazionale. Nel 1985 gli è stata riconosciuta la qualifica di “Teatro di Tradizione”, un titolo che lo accomuna a pochi altri grandi teatri storici italiani.





