Lucca è la città del Volto Santo, un crocifisso ligneo, venerato fin dal Medioevo, che è diventato nel corso della storia il simbolo della città. Non può meravigliare quindi che la festività religiosa più solenne sia quella della Santa Croce: la sera del 13 settembre si snoda per le vie di Lucca, illuminate da migliaia di lumini a cera, un’imponente processione che si conclude con un grande spettacolo pirotecnico.
Alla processione prendono parte tutte le Comunità Parrocchiali della Diocesi, le associazioni di volontariato, le confraternite, le autorità religiose, il Capitolo della chiesa cattedrale con l´Arcivescovo e le Autorità civili, gruppi in costume storico e rappresentanti dell´Associazione Lucchesi nel Mondo. Tutti recano, secondo l´antica consuetudine, il proprio cero in omaggio al simulacro, gesto che in passato esprimeva la sottomissione delle comunità della Lucchesia alla città egemone. La processione odierna ripercorre il percorso che la statua fece quando fu trasportata dalla chiesa di San Frediano alla cattedrale di San Martino. Le “stazioni” più importanti di questo percorso sono Piazza S. Michele e Piazza Napoleone, che rappresentano il centro della città e la sede del potere politico.
Al termine della processione, nella chiesa Cattedrale viene eseguito il canto del “Mottettone”: un brano musicale che ogni anno viene composto dai migliori musicisti locali.
Details:
in macchina parcheggiare fuori Porta Santa Maria. Oltrepassata la porta percorrere via della cavallerizza fino a Piazza San Frediano.
Arcidiocesi di Lucca, Comune di Lucca
Il crocifisso ligneo, oggi custodito nella cattedrale di S. Martino di Lucca ed universalmente noto come Volto Santo, è oggetto di venerazione sin dal Medioevo.Il culto del Volto Santo si diffuse in tutta la Lucchesia tra il X e il XII secolo; disposizioni ufficiali che regolano la partecipazione alla luminaria del 13 settembre sono poi attestate fin dal 1261. Dal XIII secolo l’immagine venne usata sulle monete e in piccole riproduzioni lungo le vie, a testimoniare l’appartenenza del territorio al comune lucchese. E’ in questo periodo che la manifestazione di devozione al Volto Santo assunse il valore di ossequio alle autorità politiche lucchesi.
Il racconto tradizionale della costruzione della statua e del suo arrivo a Lucca è costellato di eventi miracolosi ed interventi divini.
Secondo la leggenda il crocifisso fu scolpito da Nicodemo, il membro del Sinedrio contrario alla condanna di Gesù, ad eccezione del volto, che fu ultimato da angeli mentre Nicodemo dormiva. La statua, nascosta in una grotta per secoli, fu ritrovata nell’VIII secolo (sempre per intervento divino) dal vescovo Gualfredo. In quel periodo nell’Oriente cristiano le icone, le immagini sacre, venivano distrutte, perché si riteneva che il loro culto fosse veicolo di idolatria. Gualfredo, per salvare la statua dalla distruzione, la pose in una nave che fu spinta in mare. La nave arrivò a Luni, dove era attesa dal vescovo di Lucca Giovanni (780-801), avvertito in sogno da un angelo. Sorse una controversia tra gli abitanti di Luni e i lucchesi, su chi avesse diritto a tenere la statua. La questione fu risolta ponendo il crocifisso in un carro trainato da buoi senza guida, e i buoi si avviarono in direzione di Lucca.





