Dal 28 agosto al 12 settembre Palazzo Panichi ospita “Seven rooms in Pietrasanta”, mostra collettiva, a cura di Irena Kos, realizzata in collaborazione con Caterina De Fusco e Michele Pellegrini, che vede protagonisti dieci artisti con eterogenee esperienze artistiche. Si tratta di Elisa Bentivegna, Matteo Ciardini, Paola Maffei, Alan Marcheselli, Monia Marchionni, Sebastiano Migliarini, Francesco Ricci, Flavia Robalo, Luca Serafini e Antonio Sidibè.
Il tema dell’acqua connesso agli antichi miti è la comune ispirazione di Monia Marchionni e Alan Marcheselli, rispettivamente pitto-scultrice e fotografo. Marcheselli si rifà alle “Carmenae”, antiche ninfe d’acqua, Marchionni ai “Limuli”, le meduse arcaiche. Ancora l’acqua è il soggetto diretto e indiretto delle opere di Elisa Bentivegna. L’acqua, come fonte di vita cui attingono gli alberi per nutrirsi; alberi le cui fronde si protendono sino a sfiorarsi nella ricerca di una possibilità d’incontro, proprio come avviene tra uomo e donna.
Sebastiano Migliarini e Paola Maffei presentano la loro personale interpretazione di “Universi Umani”. Maffei mostra una donna-diva che accetta i compromessi dell’apparire. I preziosi capi di pelliccia che indossa sono macchiati di rosso, la “pelle” segnata di “rosso” è anche quella dell’artista che secondo Maffei rappresenta il rapporto viziato con il mondo accademico e i rapporti clientelari di servilismo del mondo dell’arte. Sebastiano Migliarini presenta le sue tele ricche di coloratissimi capi d’abbigliamento, una vivace presenza di vita.
Anche Flavia Robalo offre la sua visione di donna, immersa in un mondo da favola, appesa ad aquilone con un filo sottile che ne mostra la fragilità e la leggerezza; mentre la donna di Luca Serafini risplende, illuminata nella sua “Light Box”, una serie di fotografie digitali; stessa tecnica utilizzata da Francesco Ricci che mostra la condizione dell’uomo contemporaneo attraverso un suo autoritratto dal colore “evanescente”, costretto dietro le sbarre, indelebilmente “macchiato”, immobilizzato da un ritmo di vita troppo veloce.
Matteo Ciardini propone un nudo sdraiato sul mare ed una serie di scorci di quotidianità su tela. Antonio Sidibè rappresenta il punto d’unione tra pittori e fotografi. Nel fotografare Sidibè tenta di “immobilizzare il movimento” e lo restituisce in un gioco di bianco-nero minuziosamente presentato sulla tela.>
Details:
Comune di Pietrasanta
Assessorato alla Cultura
tel. 0584/795381/500 fax 0584/795588
gratuito
Seven rooms in Pietrasanta
17 luglio – 22 agosto 2010
Palazzo Panichi (Via Marzocco 2, ang. Piazza Duomo)
Orario: 18-24
ingresso libero





