Mentre il teschio tempestato di diamanti della super star dell’arte contemporanea Damien Hirst attrae folle di visitatori a Palazzo Vecchio, il suo mentore ed insegnante, l’artista Michael Craig-Martin, terrà un seminario a Pietrasanta, nel chiostro di S.Agostino, sabato 11 dicembre, alle ore 11.30.
Michael Craig-Martin, ospite del Centro Arti Visive, dell’Assessorato alla Cultura di Pietrasanta e dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, è sicuramente uno dei principali protagonisti dell’arte contemporanea internazionale, reduce da una serie di prestigiose mostre tra le quali quella dell’Irish Museum of Modern Art, al Kunsthaus di Bregenz e quella alla British School di Roma.
Michael Craig-Martin, nato a Dublino nel 1941, si è formato negli Stati Uniti studiando Belle Arti alla Yale University con insegnanti come Joseph Albers, per ritornare in Inghilterra alla metà degli anni ’60, diventando immediatamente una delle figure chiave della prima generazione degli artisti concettuali britannici. I suoi lavori scultorei in quegli anni segnano un nuovo percorso nella sperimentazione concettuale dell’arte plastica, legandosi ai principi minimalisti e facendo uso di materiali “casalinghi” poveri: è ormai storica la sua opera An Oak Tree (1973).
L’attività creativa è sempre stata accompagnata da un’intensa elaborazione teorica, che ha prodotto numerosi scritti. A questa si è abbinato un percorso d’insegnamento con metodologie innovative, iniziato nel 1974 al prestigioso Goldsmith College e continuato parallelamente alla carriera artistica.
Gli anni ’80 segnano l’allontanamento dall’austero bianco e nero che aveva contraddistinto le sue opere, per sperimentare una vasta gamma cromatica nelle sue sculture in rilievo.
Con la sua attività di docente e promotore dei giovani artisti ha contribuito in maniera determinante alla nascita e allo sviluppo dell’ultima generazione degli artisti britannici che hanno conquistato i musei, le gallerie e le case d’asta di tutto il mondo.
E’ stato tra i principali promotori della leggendaria mostra Freeze (1988), coinvolgendo personalità come Norman Rosenthal (curatore di prestigiose istituzioni come l’Institute for Contemporary Arts e della Royal Academy) e Nicholas Serota (direttore della Tate Gallery).
In tale mostra erano presenti giovani studenti d’arte come Damien Hirst, Gary Hume, Sarah Lucas, Fiona Rae, Angela Bulloch, Mat Collishaw divenute poi vere e proprie art star.
Negli anni ’90 riscopre con decisione la pittura, mai abbandonata, concentrandosi su quelli che sono diventati i suoi famosi lavori su tela e le complesse installazioni pittoriche e i wall paintings.
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