La costruzione a pianta quadrata, composta di tre piani oltre alla cantina, è coperta a padiglione con manto di
tegole marsigliesi.
I prospetti principali sono quello ad ovest, sulla circonvallazione, e quello a sud, sul Viale Cadorna. Ad est la villa si affaccia su un giardino.
Al piano terra, i prospetti sui viali sono scanditi modularmente da lesene a finto bugnato, che incorniciano grandi aperture ad arco a tutto sesto e che continuano poi, lisce, fino al sottogronda, dove presentano figurazioni antropomorfe. Sul propetto ovest si apre il portone d'ingresso. Tutte le aperture portano
rostre in ferro battuto nella parte voltata e sono collegate da una fascia in muratura che corre lungo le corde degli archi.
Al primo piano si aprono finestre voltate ad arco a tutto sesto che presentano cornici decorate, mensole sagomate e decorazioni a festoni. Su ognuno dei due prospetti principali è presente un grande terrazzo, con mensoloni e balaustre a pilastrini.
Il secondo piano presenta finestre e terrazzi sul tipo di quelli del primo, ma il tutto è riproposto in tono più semplice.
Il sottogronda è decorato con mensoloni modellati.
Ogni piano è sottolineato da due cornici che corrono orizzontalmente lungo le facciate.
L'edificio è una residenza privata e non è visitabile all'interno.
Notizie storico critiche
La villa è stata costruita nel primo decennio del Novecento dall'Ing. Daniele Del Magro, sulla strada allora di recente apertura che prospettava in rettifilo Porta Elisa in direzione Pescia.
Dall'edificazione ai giorni nostri non risultano rilevanti cambiamenti nell' immagine esterna né sostanziali interventi di modifica all'interno, pertanto la villa si presenta ancora oggi così come è stata concepita.
(fonte: Lorenza Caprotti -
Centro Studi Cultura Eclettica Liberty e Déco)