Forse l'esempio più rappresentativo di architettura Liberty a Lucca, l'edificio, di notevoli dimensioni, ha pianta rettangolare e si alza su due piani oltre alla soffitta e al seminterrato. La copertura è in parte a terrazza e in parte a padiglione con manto in
tegole marsigliesi.
Sul prospetto principale, che si affaccia sulla via Civitali, la costruzione presenta, al piano terra, un bow-window di forma esagonale coperto a terrazza su cui si aprono due porte laterali e cinque finestre ornate da inferriate a motivi floreali realizzate in ferro battuto.
Al primo piano l'accesso alla terrazza, che ha un parapetto dal caratteristico disegno a
coup de fouet in ferro battuto che si ripete in tutto il repertorio decorativo della villa, è consentito da una portafinestra decorata da un motivo floreale di girasoli; sulla terrazza si affacciano anche due finestre ornate nella parte superiore da maioliche policrome che formano motivi romboidali. La stessa decorazione si ripete nella fascia sottogronda. In corrispondenza della portafinestra la villa presenta una parte sopraelevata a torretta, coperta a terrazza.
Il giardino è caratterizzato da vari episodi architettonici, come la vasca con sculture centrali che rappresenta una conchiglia con due puttini, o il tempietto, con copertura a cupola sorretta da colonnine, che è collegato alla casa da una rampa ad andamento ellittico, coperta con una pergola in ferro battuto.
L'edificio è una residenza privata e non è visitabile all'interno.
Notizie storico critiche
La villa, capolavoro di Gaetano Orzali (l'autore del Villino Malerbi oggi Dinelli) a Lucca, fu progettata nel 1903 per Luigi Ducloz.
Nel 1911 il nuovo proprietario Emilio Dianda estese, sotto la direzione dell'Orzali, il coronamento in maioliche policrome, originariamente presente solo sul prospetto principale, anche alle facciate laterali.
Nel 1939 venne realizzato un ampliamento nella parte posteriore della villa.
(fonte: Lorenza Caprotti -
Centro Studi Cultura Eclettica Liberty e Déco)