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Museo del Castagno

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Informazioni

Frazione / Località: Pescaglia, località Colognora
Comprensorio: Piana di Lucca
Sede / Indirizzo:

Via Fratta - Colognora - Val di Roggio

        
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Il Museo del Castagno è stato allestito da alcuni volontari per testimoniare l'importanza che il castagno ha avuto nella zona della Valle di Roggio. La coltura del castagno è infatti documentata in questa zona sin dall'Alto Medioevo: nel 1985 è stata ritrovata una pergamena dell'828 che testimonia la coltivazione del castagno per scopi alimentari a Colognora. Un paziente lavoro di ricerca e di restauro ha consentito il recupero di pezzi che già dal 1979 erano stati raccolti ed esposti in una mostra temporanea, nei locali concessi dalla parrocchia.

Il museo è organizzato in due sezioni: una sull'utilizzo del legno del castagno in varie epoche (falegnameria, bigonce, ceste, il bosco, il tannino, il carbone e suo utilizzo ecc. ecc.), l'altra dedicata alla coltivazione del castagno per l'alimentazione (sono esposti attrezzi per l'innesto del castagno, la potatura, la raccolta, l'essiccazione, la "battitura", la molitura, la conservazione).

Nei pressi del Museo è stato realizzato un percorso nel bosco "Il sentiero del castagno" che porta ad una zona dove sono state impiantate delle varietà di castagni da salvaguardare.

Recentemente il museo si è arricchito con una sala didattica, unica nel settore, dove si trovano informazioni sulle varietà di castagni, sui castagni più grossi in Lucchesia e in Italia, sulle malattie del castagno e sul valore nutrizionale della farina di castagne. Nella sala c’è una nutrita biblioteca tematica. La sala è stata realizzata in collaborazione con docenti dell'Università di Firenze, dell'Istituto Superiore S. Anna di Pisa, con il Corpo Forestale dello Stato, con l'ASL 2 di Lucca e con l'Istituto di ricerca forestale e documentazione sul castagno IRF.
Museo del Castagno Lavoro Vita Civiltà, Loc. Colognora, 1, 55064 Pescaglia LU
Attrezzi per la lavorazione del castagno, ricostruzione di ambienti legati allo sfruttamento del castagno.
Il castagno è sempre stato importante per la vita di Colognora, costituendo, fino a tempi recenti, una delle fonti principali di sostentamento per la Valle di Roggio.
Lo sfruttamento del castagno procurava cibo, legname da ardere e da costruzione, attrezzi agricoli, mobili domestici; le foglie invece venivano utilizzate fresche per l'alimentazione dei bovini e secche per fare il giaciglio agli animali nelle stalle.
Oltre al ciclo di lavorazione del castagneto, nelle sette stanze disposte su tre piani, sono documentate altre attività legate allo sfruttamento del castagno: il boscaiolo, il falegname, il carbonaio, il bottaio, la preparazione dei cibi.
Il museo offre anche l'opportunità di un percorso nel paese e nelle sue immediate vicinanze per la visita al metato (l'essiccatoio delle castagne) e alla carbonaia. Quest'ultima, collocata in un itinerario attrezzato nel bosco e destinata alla carbonizzazione del legno dolce (castagno) o forte (quercia o faggio), è formata da tanti pezzi di legno disposti a cupola e ricoperta con foglie bagnate, terra e zolle erbose.
  • FRATI A., GIANNINI M., Il museo del Castagno a Colognora Val di Roggio, estratto dalla Rivista di Archeologia Storia Costume, Sezione delle Seimiglia- Istituto Storico Lucchese, anno XXIII, n. 1-2, 1995
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