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Casa Museo Giovanni Pascoli

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Informazioni

Frazione / Località: Barga, località Castelvecchio Pascoli
Comprensorio: Mediavalle
Telefono: 0583 766147
        
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Castelvecchio di Barga fu il luogo eletto dal poeta Giovanni Pascoli in cerca di una dimora che garantisse quiete e riposo alla sua ispirazione poetica e alla sua attività letteraria. Vi si trasferì nell'ottobre del 1895, con la sorella Maria e il cane Gulì, prendendo in affitto la villa di campagna dei Cardosi-Carrara, che poi acquistò nel 1902. Qui il poeta trascorse gli anni più tranquilli della sua vita fino alla morte, avvenuta il 6 aprile 1912; qui hanno visto la luce le sue raccolte poetiche più riuscite: i Primi Poemetti (1897), i Canti di Castelvecchio (1903), i Poemi Conviviali (1904). Dalla morte del Poeta, la sorella Maria ha curato i beni pascoliani per quaranta anni, conservando fedelmente la struttura, gli arredi, la disposizione degli spazi. Solo dopo la sua morte, avvenuta il 5 dicembre 1953, la casa, ereditata dal Comune di Barga per suo lascito, ha subito alcuni restauri e ammodernamenti, come l'inserimento della luce elettrica. L'edificio, che è stato dichiarato monumento nazionale, è su tre piani, circondato da un orto, da un giardino e da una cappella restaurata dal Pascoli, dove Maria riposa accanto al fratello.
Località Caprona, 6 - 55051 Castelvecchio Pascoli (LU)
Cimeli, documenti, manoscritti, mobili, effetti personali, ritratti.
La casa situata sul Colle di Caprona fu costruita nella metà del 1700 dai Cardosi-Carrara come villa di campagna. L'acquisto della proprietà venne realizzato in parte con la vendita di cinque medaglie d'oro vinte dal Pascoli nella gara di poesia latina di Amsterdam, e il poeta affermava scherzosamente che la casa era diventata sua con l'aiuto di Orazio e Virgilio. Nella quiete del suo studio, circondato dagli affetti più cari e lontano dagli impegni accademici, il poeta coltivò qui il suo amore per la lingua e poesia latina. La casa composta da sette stanze disposte su tre piani, conserva la struttura, gli arredi e la disposizione che aveva alla morte del Poeta. Nello studio al primo piano sono conservati i suoi libri: la biblioteca del poeta con 12.000 volumi, consultabile su richiesta, e l'archivio posto al piano terra in cui sono custoditi i manoscritti e la raccolta di giornali fino al 1935. E' uno degli archivi più ricchi d'Italia, contiene 61.000 manoscritti, divisi in tre sezioni: l'epistolario del Poeta, gli autografi delle varie opere e l'epistolario di Mariù. Il secondo piano si compone dello studio del poeta, di una biblioteca e di un salottino che porta alla cosidetta Altana, una terrazza coperta con campane, da cui si gode la vista panoramica che il Pascoli spesso decantò.
  • SERENI U., Giovanni Pascoli, nella valle del bello e del buono, Fazzi, 2004
  • MOZZANTI M., SERENI U. (a cura di), I tesori di Casa Pascoli
  • RUGGIO G., La casa del Poeta, ricordi e presenze, Fondazione Ricci, Barga 1997
  • ANDREOLI A. M. (a cura di), Le biblioteche del fanciullino, Giovanni Pascoli e i libri, De Luca, 1995
  • AA.VV., Collana dei Convegni Pascoliani, Amministrazione Comunale di Barga
  • AA.VV., Atti del Convegno Pascoliano del 1983, Amministrazione Comunale di Barga
  • PASCOLI M., Lungo la vita di Giovanni Pascoli, Mondadori, 1961
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