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Rocca di Castelvecchio

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Informazioni

Fondazione: Seconda metà del XI-XII secolo
Frazione / Località: Piazza al Serchio
Comprensorio: Garfagnana
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Il complesso fortificato di Castelvecchio è collocato su un rilievo roccioso alla confluenza degli itinerari che, risalendo i rami del fiume Serchio, collegano la Garfagnana rispettivamente con la Pianura Padana attraverso il passo di Pradarena e con la Lunigiana attraverso il passo di Carpinelli. Ciò conferisce al paese di Piazza al Serchio una notevole importanza come punto di scambi commerciali e rilevanza sotto il profilo strategico.
Ai piedi della rocca è collocato il piccolo centro abitato di Sala: si tratta dell'antica Sala Episcopi, la sede della contea vescovile di Pieve di Castello cui era soggetto il territorio di parte dell'alta valle del Serchio.
La fortificazione ha pianta irregolare allungata che segue la morfologia del terreno, la cinta delle mura è ormai ridotta ad un perimetro di spesse cortine che si elevano però dal terreno solo per una limitata altezza, le muraglie sono realizzate in pietra locale sbozzata e murata a file regolari secondo le tecniche in uso nel Medioevo.
Si accede al castello, dopo aver percorso un tortuoso e ripido sentiero scavato nella roccia del fianco della rupe, attraverso un'unica porta, situata nel lato Sud, munita di un piccolo corpo di guardia di cui sopravvivono ormai solo pochi elementi architettonici.
Il complesso, di rilevante importanza strategica sia per l'inaccessibilità del sito che per la consistenza dell'edificio, a seguito del declino del ruolo politico militare della contea vescovile perse il suo ruolo, fino ad essere abbandonato già in epoca rinascimentale e utilizzato come terreno agricolo e castagneto.
Piazza al Serchio
La vegetazione infestante e gli alberi di castagno del sottostante bosco stanno ormai avvolgendo il complesso fortificato. Rimangono le mura, ormai ridotte in altezza e le fondazione di alcuni edifici interni al perimetro che costituivano le strutture di servizio.
Il complesso fortificato si presenta dunque in cattivo stato di conservazione; sono necessari interventi di consolidamento e di restauro delle murature per fermare il degrado della struttura e consentire così la lettura dell'organismo edilizio. Recenti saggi archeologici hanno restituito reperti ceramici risalenti ai secoli XI-XII.
Il primo documento in cui compare Castelvecchio con il suo vero nome risale al 1179, mentre nel diploma imperiale di Federico I del 23 marzo 1164 viene chiamato Castello di Sala dal nome della località ai suoi piedi.
Da una mappa del 1558 eseguita da Francesco Porta, disegnatore che mostra una notevole capacità grafica nel restituire lo stato dei luoghi nonostante praticasse la professione di notaio, si evince che all'epoca il castello era già abbandonato, e il terreno all'interno della cinta muraria era destinato a vigneto e quello esterno a campi.
Il posto di guardia, collocato lungo il sentiero a metà del ripido percorso, reca la dicitura di "porta ruinata" fatto questo che testimonia le cattive condizioni del manufatto a quell'epoca.
  • GIOVANNETTI L., I siti fortificati dell'alta Garfagnana, in "La Garfagnana dall'epoca comunale all'avvento degli Estensi", atti del convegno tenuto a Castelnuovo Garfagnana il 13-14 settembre 1997, Modena, Aedes Muratoriana, 1998
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