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L'uomo e il territorio tra Apuane, Versilia e Piana
N° 3 Tappe

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Informazioni

Stagione consigliata: inizio estate, sia per la possibilità di vedere la mietitura e la raccolta dei cereali, sia per le buone condizioni metereologiche con cui affrontare la salita sulle Apuane.
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La provincia di Lucca comprende nel suo territorio zone che hanno caratteristiche ambientali notevolmente diverse: ai piedi delle Alpi Apuane, che devono il loro nome alll'asprezza dei loro pendii, si stendono le zone costiere basse e sabbiose che arrivano fino alle zone paludose di Massaciuccoli. Separata dai colli, si allarga la piana di Lucca. Le attività dell'uomo in queste zone sono state conseguentemente diverse: dall'estrazione del marmo alla ricca agricoltura della piana e dei colli lucchesi. Oggi parecchi musei tengono traccia di attività agricole scomparse e sono stati istituiti parchi naturali a tutela degli ambienti naturali delle montagne apuane e delle zone paludose della bassa Versilia.
  • CAVALLI S., LAMBERTINI M., Il parco naturale: Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, Pisa, Pacini, 1990
  • PIZZIOLO G., DECANDIA L., MICARELLI R., I paesaggi delle Alpi Apuane, Firenze, Multigraphic, 1994
Nella parte nordorientale della provincia si trova il Parco delle Alpi Apuane, percorso dai sentieri del Club Alpino Italiano. La vicinanza alla costa tirrenica, che il crinale segue a circa 15 chilometri in linea d'aria, crea una grande ricchezza di ambienti in base alla natura della roccia, all'altezza ed all'esposizione e quindi alla persistenza alla neve. L'elemento che ha reso famose le Apuane è senz'altro il marmo, cavato fin dall'antichità a scopo statuario ed oggi esportato in tutto il mondo. I fenomeni carsici hanno creato dei veri e propri "monumenti", come l'antro del Corchia, attrezzato ed illuminato per la visita turistica con vari itinerari. Un ambiente così aspro ha imposto alle popolazioni apuane un grande sforzo, documentato dal Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica di Seravezza, per ottenere un ricavo attraverso le tradizionali attività produttive.
All'estremo meridionale della costa versiliese si trova il Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, che nei suoi 21.000 ettari comprende i due comuni lucchesi di Viareggio e di Massarosa con il bacino del Lago di Massaciuccoli e la Macchia Lucchese. Composto da una serie di ambienti tipici della zona litoranea quali la macchia mediterranea, la pineta e le lame, zone allagate tra i vecchi tomboli formati dai lunghi cordoni di dune sabbiose, è un'area privilegiata per il bird watching con le sue duecento specie di uccelli segnalate.
Passando dalla zona litoranea a quella interna della pianura lucchese ci inoltriamo in una terra di secolare tradizione contadina. A S. Leonardo in Treponzio, piccolo centro del comune di Capannori, si trova una mostra permanente dedicata agli Attrezzi della Vita Contadina, nata con l'intento di recuperare antichi utensili, ricostruire gli ambienti della vita agreste e sensibilizzare sui valori del rapporto armonico con la natura. Le coltivazioni della Piana di Lucca (grano, mais, fagioli, lino, gelso, canapa, saggina) sono documentate anche nel Museo contadino della Piana, costituito nella vicina Capannori, un tempo definita il più grande comune rurale d'Italia.
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