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Informazioni

Fondazione: VIII secolo
Frazione / Località: Lucca
Comprensorio: Piana di Lucca
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L’edificio, situato nei pressi dell’antica cinta muraria medievale, è di fondazione longobarda ma è stato ricostruito a partire dal XII secolo. Conserva nella facciata duecentesca l’architrave scolpito da Guido Bigarelli alla metà del XIII secolo.
Piazza San Pietro Somaldi, Lucca
La fase longobarda della chiesa è attestata soltanto dai documenti - che riportano fra le altre cose la consacrazione, avvenuta nel 763 - e dal riecheggiare nella denominazione del nome del fondatore, il longobardo Sumualdo.
Verso la fine del XII seolo la chiesa venne integralmente ricostruita: all’interno, sul terzo pilastro di sinistra, è ancora possibile leggere un’iscrizione del 1190 o 1199 che attesta la donazione da parte dei rettori della confraternita di San Nicolao di cento carri di pietre già lavorate (“carra de petris tracta et parata“) come contributo all’edificazione. Risalgono a questa fase l’interno – a tre navate divise da pilastri - e le murature perimetrali, mentre successiva è la facciata a rade listature di calcare bianco, coerente con l’intervento, verso la metà del XIII secolo, della bottega di Guido Bigarelli: a lui si deve in particolare l’architrave del portale centrale, datato al 1248 e raffigurante l’episodio della Consegna delle chiavi a san Pietro. Di poco successiva a questa data è la terminazione a vela con loggiato cieco e più decisa bicromia: depongono a favore di una datazione alla seconda metà del Duecento i capitellini a crochets.
L’edificazione della chiesa si è completata nel XIV secolo con l’erezione sia della parte superiore del campanile che dell’abside, entrambi in laterizio; il campanile era un tempo impostato su un’arcata sotto la quale passava una strada.
Nell’interno sono conservate un’Assunzione di Zacchia da Vezzano del 1532 e una tavola con i Santi Antonio Abate, Bartolomeo, Francesco, Domenico e Andrea di Michelangelo di Pietro del 1497, oltre a molte interessanti tele di epoca più tarda: fra queste, si ricordano quelle seicentesche di Gaspare Mannucci (Annunciazione) e Tiberio Franchi (San Pietro).
L’organo della chiesa è uno strumento Agati Tronci dell’inizio del Novecento che ingloba parti di un più antico organo che la tradizione vorrebbe essere stato usato da Giacomo Puccini.
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