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Oratorio degli Angeli Custodi

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Informazioni

Fondazione: 1638
Frazione / Località: Lucca
Comprensorio: Piana di Lucca
Telefono: 0583 462882
Orario di apertura: Ingresso libero e gratuito sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle ore 19.00
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In via dell'Angelo Custode, nel centro storico di Lucca, si trova l'omonimo Oratorio, un piccolo gioiello barocco realizzato verso la metà del Seicento. La faccia è abbastanza sobria e anonima, ma appena si solca l'ingresso è possibile ammirare le nove tele che decorano le pareti interne, dipinte dai maestri del '600 lucchese, tra i quali possiamo nominare Girolamo Scaglia, Filippo Mannucci e Antonio Franchi. 
Il tema riportato sulle tele è quello della presenza degli Angeli come intermediari di Dio.
Un'esplosione di colori avvolge il visitatore grazie all'alternanza di elementi dipinti e decorazioni materiali. Infatti, l'autore Giovan Domenico Lombardi ha voluto proporre un gioco illusionistico tra architetture reali ed architetture dipinte. Chi entra all'interno dell'Oratorio degli Angeli Custodi vive proprio un'esperienza sensoriale.
 

La Fondazione, in collaborazione con il consorzio di guide turistiche TURISLUCCA, organizza tour gratuiti per i partecipanti, ogni venerdì nella fascia oraria dalle 19.00 alle 22.00.
Si tratta di una serie di appuntamenti composti da una visita guidata e un breve momento musicale finale, della durata complessiva di un’ora, con fasce orarie 19-20, 20-21 e 21-22.
Le visite saranno condotte da guide turistiche abilitate, mentre il momento musicale finale, della durata di circa 15 minuti, sarà sempre realizzato da almeno due giovani talenti lucchesi che si alterneranno nelle settimane estive.

Per prenotare sarà necessario contattare TURISLUCCA al telefono 0583.342404 o scrivere all’indirizzo turislucca@turislucca.com.

Le prenotazioni si chiuderanno alle ore 12.00 di ogni venerdì, in modo da consentire l’organizzazione delle visite.

Via dell'Angelo Custode, Lucca
L'Oratorio degli Angeli Custodi fu costruito a partire dal 1638 su progetto di Vincenzo Paoli, sebbene la Congregazione degli Angeli Custodi nacque già prima, nel 1627, anno in cui Bonaventura Gasparini (1579-1659), un religioso che dedicò la sua intera vita ai più poveri e agli sfortunati, ebbe la possibilità di risiedere in una casa concessagli da Carlo Guinigi. La casa, che si trovava in prossimità della chiesa dei Santi Simone e Giuda, divenne poi il luogo in cui fu creato proprio l'Oratorio grazie alle donazioni di Bonaventura, tanto che sul piedistallo del busto del religioso fu scritto <<Bonaventura Gasparini Fondatore>> e dopo la sua morte, nel 1659, fu seppellito davanti all'altare dell'Oratorio. 
Il visitatore che accede all'Oratorio può notare, intorno a sé, un'esplosione di colori e di armonia. In realtà il progetto decorativo è stato concepito dal pittore Giovan Domenico Lombardi (1682-1751), sicuramente dopo la morte di Bonaventura, il quale non avrebbe voluto questa idea di sfarzo.
Lombardi, avendo una grande cultura della pittura del Cinquecento, soprattutto facendo riferimento a Tiziano, Tintoretto e Veronese, decise di proporre tonalità nitide e luminose, che sottolineano la maestosità ed esaltano i dettagli.
Il presbiterio, incorniciato da un piccolo coro in legno intagliato e dipinto, mostra un gioco prospettico composto da piani sfalsati. Al centro dell’arco trionfale vi è una statua lignea pitturata ad imitazione del marmo ed è custodita in una nicchia dove l’Angelo viene svelato da una coppia di grandi angeli, riprodotti illusionisticamente dal pittore. Non mancano, inoltre, i putti che reggono un festone floreale e che sono realizzati parzialmente in stucco. Nella parete di fondo dell’oratorio vi è poi la Madonna col Bambino che compare tra le nubi. Le tecniche tipiche del Barocco possono essere osservate in vari punti dell'edificio religioso, ad esempio nelle figure fitomorfiche (intrecci vegetali) o nelle cartelle marmoree con conchiglie e cornucopie.

Lungo le pareti sono state collocate 9 tele che raffigurano episodi della storia biblica in cui l’intervento degli angeli svolge un ruolo importante. Vi è ad esempio il quadro con l’Ultima Cena, di autore ignoto. Esso è circondato da finte cartelle marmoree con figure di angeli che mostrano gli strumenti della Passione. Sopra l’altare si trova l’ottocentesco crocifisso ligneo con raggi dorati, mentre sul paliotto sotto la mensa dell’altare emerge il tondo su tavola raffigurante l’Angelo custode. 

Nel 2017 la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, nell’intento conservare e recuperare questo raro gioiello di arte barocca e di restituirlo ad una pubblica fruizione ed utilità, ha ottenuto dall’Ente Diocesano, detentore del complesso, un comodato d’uso gratuito e ha quindi avviato un’intensa campagna di recupero anche grazie al contributo di Azimut Holding SpA, che ha sostenuto direttamente il restauro di sette delle nove tele presenti.
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