Libretto
Ferdinando Fontana, tratto dal poema drammatico La coupe et les lèvres di Alfred de Musset.
Prima rappresentazione
Milan, Milano, Teatro alla Scala, 21 aprile 1889.
Trama
Edgar ama Fidelia, ma è sedotto dal suo desiderio per Tigrana, che difende e con la quale fugge dal villaggio, dopo aver ferito Frank, il fratello di Fidelia, in uno scontro. Arruolatosi nell’esercito, cerca di rifarsi un nome, ma nel terzo atto viene celebrato il suo funerale, con Frank e un monaco incappucciato in piedi davanti alla bara. Quest’ultimo si dilunga sui peccati di Edgar e la folla inferocita apre la bara, che contiene solo l’armatura. Il monaco si rivela ora come Edgar e abbraccia Fidelia, che gli è rimasta fedele. Lei, a sua volta, uccide Tigrana.
Il buon esito de Le Villi spinse l’editore Giulio Ricordi a prendere Puccini sotto la propria ala, offrirgli un compenso mensile stabile di 200 lire e affidargli la realizzazione di una nuova opera, Edgar.
La stesura dell’opera occupò il compositore per circa quattro anni, un periodo segnato anche dall’inizio della relazione con Elvira Bonturi e dalla nascita del loro figlio, Antonio.
Il debutto non riscosse l’accoglienza calorosa che Puccini e Ricordi avevano previsto: dopo la prima rappresentazione seguirono soltanto due repliche, un segno della tiepida risposta del pubblico.
Incoraggiato da Ricordi, Puccini si mise subito al lavoro per rivedere la partitura, con l’idea di una futura riproposta. Questa avvenne solo nel settembre del 1891 al Teatro del Giglio di Lucca, dove l’opera trovò finalmente un notevole successo.
La rappresentazione nella città natale spinse Puccini a ridefinire la struttura dell’opera: eliminò interamente il quarto atto e ridusse in modo significativo il secondo, ricavando così una nuova versione in tre atti. Tale revisione venne rappresentata nel 1892 a Ferrara, Torino, Madrid e Brescia.
Una terza rielaborazione fu invece pensata per il “festival pucciniano” di Buenos Aires nel 1905, ma anche in quell’occasione il risultato non fu particolarmente soddisfacente.
Copertina del libretto: Archivio Puccini Museum.





