 
                                Il terrazzo alluvionale del fiume Versilia è stato abitato tra il VII e il V secolo a.C. da una comunità etrusca. La vitalità economica di quest'area dipendeva soprattutto dallo sfruttamento dei giacimenti marmiferi delle Alpi Apuane e da contatti con i centri dell'Etruria attraverso il commercio marittimo. Sono stati rinvenuti resti di abitazioni (Casa Baldi), tombe con oggetti di corredo (Via del Poggione; Baraglino) e numerosi segnacoli funerari in marmo ("cippi a clava"). L'area conserva inoltre consistenti tracce della successiva occupazione romana, quando viene probabilmente inserita nel territorio della colonia di Luni: sono infatti individuabili permanenze delle sistemazioni agrarie (centuriazione), fattorie e aree sepolcrali. In località Cafaggio a Ripa di Seravezza sono stati rinvenuti, occasionalmente e a più riprese, ambienti probabilmente pertinenti a una fattoria romana e un'area di necropoli con tombe a inumazione entro semplice fossa e "alla cappuccina".
(testo di FABIO FABIANI)
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Details:
- CIAMPOLTRINI G., Pozzi, via del Poggione (Seravezza), in Etruscorum ante quam Ligurum. La Versilia tra VII e III sec. a.C., a cura di E. Paribeni, Pontedera, 1990, pp. 129-133.
- GIANNINI M., Versilia: genesi di un territorio. Dall’età preistorica all’arrivo dei romani, «Journal of Ancient Topography», XXIII, 2013, pp. 155-178.
- MAGGIANI A., La prima età del Ferro nella Toscana settentrionale, in I Liguri. Un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneo, Genova, 2004, pp.159-161.
- PARIBENI E., Lo sfruttamento dei bacini marmiferi apuani, in I Liguri. Un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneo, Genova, 2004, pp. 486-488.
Resti non visibili; i reperti sono conservati nel Museo Archeologico "B. Antonucci" a Pietrasanta.












