Dei 34 comuni che fanno parte della provincia di Lucca, soltanto 6 rientrano nell'area della piana. Di questi, tuttavia, il comune di Capannori è tra i più estesi d'Italia comprendendo ben 40 frazioni. Gli altri centri sono Altopascio, Montecarlo, Porcari e il piccolo comune di Villa Basilica. E' un territorio in gran parte pianeggiante, ma delimitato da splendide colline a cui fanno da cornice l'altopiano delle Pizzorne da una parte, i Monti Pisani dall'altra.
La maggior parte dei borghi risale al Medioevo, ma recenti scavi archeologici hanno dimostrato la presenza di insediamenti fin dall'età del bronzo. Per lungo tempo il territorio rimase inabitato ma a partire dal V secolo a.C. gli Etruschi compaiono nella località Fossa Nera vicino a Porcari e, molto più tardi i Romani.
E' con la discesa dei longobardi e la creazione di nuove strade tra cui la Via Francigena che il territorio comincia a popolarsi. Al transito di eserciti e compagnie di ventura è legata la necessità di fortificare i villaggi ma all'insalubrità della piana, soprattutto presso la palude del lago di Bientina, gli abitanti risero ritirandosi sulle vicine colline.
Una storia dunque ricchissima di eventi a cui si unisce uno splendido paesaggio, e radicate tradizioni folcloristiche.
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Il territorio della Piana di Lucca è stato abitato sporadicamente, ma fin dall'età del bronzo. Scavi archeologici hanno mostrato infatti che, dopo i primi insediamenti, per lunghissimo tempo quest'area rimase spopolata. Si dovrà attendere il V secolo a.C. per assistere a un nuovo popolamento dovuto agli Etruschi. Molto più tardi arriveranno i Romani e poi i longobardi alla fine del VI secolo, periodo che segna anche una nuova organizzazione di tutto il territorio. Viene segnata l'importantissima Via Francigena che determinerà nei secoli successivi la nascita di piccoli borghi, oggi importanti comuni della piana. Attorno alla Via Francigena nascono centri, luoghi fortificati e ospedali come quello fondato ad Altopascio, intorno alla metà del secolo XI, per la cura dei pellegrini, in visita al Volto Santo di Lucca, o diretti a Roma o a Gerusalemme.
Per tutto il periodo medievale le fortezze della piana vennero potenziate dal governo lucchese per osteggiare l'avanzata fiorentina dalla Val di Nievole. Qui si combatterono aspre battaglie che coinvolsero Lucca, Pisa e Firenze. Dopo le devastazioni dell'esercito di Uguccione della Faggiola, condottiero dei pisani, Castruccio Castracani, proclamato signore del popolo lucchese, riuscì a respingere ad Altopascio l'esercito fiorentino, nel 1325. Ma le guerre continuarono, e lungo la Via Francigena transitavano eserciti e compagnie di ventura.
Quando Firenze riuscì, dopo il governo di Paolo Guinigi, a occupare la strategica fortezza di Montecarlo, il territorio visse un periodo di decadenza che, a fasi alterne, si protrasse fino al Rinascimento con la crisi del commercio della seta.
Con l'apertura dell'importante Via Francigena e la discesa di popolazioni barbariche dal nord Europa, molti villaggi della piana vengono fortificati. Per tutto il Medioevo si assiste all'edificazione, e poi alla ristrutturazione, di castelli e torri di avvistamento. Se al transito di eserciti e compagnie di ventura il feudatario risponde con la necessità di fortificare la sua residenza, all'insalubrità della piana, soprattutto presso la padule del lago di Bientina, gli abitanti rispondono ritirandosi sulle vicine colline. Le colline intorno a Capannori sono disseminate di castelli; questi non erano soltanto presidi militari che controllavano le strade per Pisa e il lago di Sesto, importante via di comunicazione per i lucchesi, oggi scomparso, ma veri e propri villaggi fortificati. Sono infatti costruiti ad un'altitudine tale da rendere possibile la coltivazione di vite ed ulivo, dunque il villaggio poteva vivere di agricoltura ed essere autosufficiente. L'importanza strategica del luogo consentiva un facile controllo; ma allo stesso tempo, data l'altitudine, non risentiva delle acque stagnanti malsane.
La maggior parte dei castelli è purtroppo andata distrutta e le campagne di scavo archeologico hanno al momento riguardato soltanto alcuni siti. Molto ben conservata è invece la fortezza di Montecarlo che permette di leggere le modifiche strutturali che le nuove tecniche di guerra imponevano; il borgo, al contempo, evidenzia la nuova necessità di fortificare l'abitato circondandolo con possenti mura che chiudevano tutta la fortezza. Per quanto riguarda le torri medievali, esse sono state nella maggior parte demolite, in parte incorporate nelle abitazioni. Molto ben conservata è invece quella di Sant'Andrea di Compito nel comune di Capannori.
Tra le molte strade che percorrevano la piana lucchese inerpicandosi anche sui crinali dei Monti Pisani o dell'Appennino, la più importante è sicuramente la Via Francigena che determinò il vero sviluppo della piana. Da Lucca, la Via Francigena piegava verso Borgo a Mozzano, a nord, attraversando quelli che oggi sono i comuni di Capannori, Porcari, Altopascio per poi proseguire verso Fucecchio, a est. Dall'altra parte scendeva, attraverso la Val Freddana, fino a Camaiore.
Attorno alla Via Francigena nascono centri, luoghi fortificati e ospedali come quello fondato, intorno alla metà del secolo XI, ad Altopascio per la cura dei pellegrini, in visita al Volto Santo di Lucca, o diretti a Roma o a Gerusalemme. Il percorso della Via Francigena è di fondazione longobarda. I nuovi dominatori tra il VII e VIII secolo tracciano la via che doveva collegare Pavia, loro capitale, con i regni del sud. La strada, distante dalla costa e dai saccheggi pirateschi, divenne inevitabilmente il fulcro attorno a cui si svilupperà il territorio. Con i Franchi, succeduti ai Longobardi, essa acquisterà il nome di francigena divenendo inoltre la via della cristianità, quella percorsa dai pellegrini diretti a Roma o a Santiago. Tutti i comuni appartenenti alla piana devono la loro crescita e anche la loro nascita a questa importante via di comunicazione.





