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Virio Bresciani – I volti della solitudine

Virio Bresciani - I volti della solitudine

A dieci anni dalla scomparsa del grande artista Virio Bresciani, l’Assessorato alla Cultura presenta nelle sale del Chiostro di Sant’Agostino, dal 2 aprile al 13 giugno 2010, “I volti della solitudine”, un’ampia retrospettiva che ripercorre la vicenda umana ed artistica del pittore versiliese, dagli anni Quaranta al 2000. Un’iniziativa promossa in collaborazione con il Comitato Amici di Virio Bresciani.

Al centro della poetica di Bresciani c’è il tema della solitudine. Una vena di pacata tristezza pervade le opere di questo artista pietrasantese che, nel suo racconto pittorico, ci parla dell’uomo, cercando sempre inedite chiavi di lettura, andando oltre le correnti o le mode effimere. Il suo è un uomo vittima di convenzioni e consumismi, di illusioni edonistiche, un uomo la cui difficile esistenza si riflette in un paesaggio desolato, illuminato da una luce fredda e penetrante.

In mostra oltre quaranta tele e numerosi disegni che tracciano il percorso artistico di Virio Bresciani sin dagli anni Quaranta. Una ricca vetrina che vede la collaborazione del Comitato Amici di Virio Bresciani di cui fanno parte Francesco Cipriani, Ilaria Cipriani, Giuseppe Cordoni, Daniele Lazzerini, Enio Mancini, Elio Serra.

Catalogo a cura di Ilaria Cipriani e Giuseppe Cordoni.

Cenni biografici
Virio Bresciani nasce a Pietrasanta il 28 agosto 1925. Suo padre Domenico è artigiano scultore, capo studio presso la ditta Ferdinando Palla di Pietrasanta. La madre Ilda Garbati è sorella di Renato Garbati, valente pittore versiliese post impressionista. Dopo le scuole elementari frequenta la gloriosa Accademia di Pietrasanta, poi Istituto d’Arte, sotto la guida di prestigiosi  maestri come Leone Tommasi e Augusto Boggiano. Il clima artistico di Pietrasanta con i secolari laboratori di scultura in marmo, le fonderie d’arte, le botteghe di mosaico, imprime alla sua giovanile formazione un senso di rigore verso l’opera ben fatta, educandolo al primato assoluto del disegno. S’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si diploma con lode nel 1953. Per un breve periodo frequenta lo studio del pittore Pietro Annigoni, di cui ammira le straordinarie risorse tecnico espressive; incontra Primo Conte ed Ottone Rosai. Ma l’ambiente fiorentino finisce per affascinarlo ed al tempo stesso disorientarlo, temendo di cader nella tentazione di un facile manierismo accademico. Come altri giovani pittori della costa tirrenica nel 1958 si trasferisce a Milano, sentendo l’esigenza di adeguare il proprio linguaggio alle grandi mutazioni umane e sociali di una metropoli in pieno boom economico. Si avvicina, allora, sia ai motivi del Realismo esistenziale, sia a quelli della Nuova figurazione, ma rielaborandoli in uno stile personalissimo. Rientra in Versilia agli inizi degli anni ‘70. Si spegne a Pietrasanta il 29 luglio 2000.

Details:

Assessorato alla Cultura – Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795381; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it

Comune di Pietrasanta

2 aprile – 13 giugno  2010
Chiostro Sant’Agostino
orario: 16-19, chiuso il lunedì
ingresso libero

Information:

Comprensorio:
Versilia
Frazione / Località:
Pietrasanta
Comune:
Pietrasanta
Tipologia evento:
arte|mostre