Inno alla vivacità dell’invenzione, dello sperimentare soluzioni originali. L’ambizione è di offrire, in un momento non facile, un contributo alla ripartenza, scandagliando vicende artistiche della seconda metà del Novecento meritevoli di attenzione. Innovativa è anche la formula scelta: questa “avventura” si compone infatti di due mostre distinte, allestite da Arrigoni Architetti, con i rispettivi cataloghi, accomunate però da un
fil rouge: la transmedialità, l’audacia creativa, l’esplorazione di forme d’espressione inedite. L’obiettivo è d’indagare un periodo di grande fermento nell’Italia degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, riscoprendo personaggi poliedrici e inventivi.
La mostra su
Cioni Carpi, a cura di
Angela Madesani, comprende il percorso dell’artista dal 1960 circa agli anni Ottanta. È presentata una quarantina di opere, fra dipinti, installazioni, lavori fotografici, filmati, disegni, progetti, libri creati in unica copia, documenti.
La mostra su
Gianni Melotti, a cura di
Paolo Emilio Antognoli, documenta lo sviluppo dei primi anni del suo lavoro artistico, dalle sperimentazioni in bianco e nero senza uso della macchina fotografica alle coloratissime opere tridimensionali realizzate su tessuti decorati.
Avviso - In seguito alla scorsa chiusura dovuta alla pandemia da Covid-19, la mostra è nuovamente aperta
fino a venerdì 19 febbraio, salvo ulteriori disposizioni. Il museo propone anche il
tour virtuale della mostra, realizzato da Red Studio.