Libretto
Giovacchino Forzano
Prima rappresentazione
New York, Metropolitan Opera House, 14 dicembre 1918.
Trama
Suor Angelica, madre di un figlio illegittimo, espia il suo peccato in un convento. Sua zia, la Principessa, chiedendole di firmare un documento per il matrimonio della sorella, le dice che il bambino è morto due anni prima. Disperata, Suor Angelica assume del veleno, ma prega per il perdono e, mentre muore, ha una visione della Beata Vergine che le porta il figlio.
Suor Angelica rappresenta un caso unico nella produzione pucciniana, poiché è l’unica opera basata su un libretto originale, non derivato da testi teatrali o letterari precedenti. Il librettista Forzano dichiarò di aver sviluppato autonomamente il soggetto, senza essere a conoscenza del fatto che Puccini avesse una sorella monaca di clausura. La realizzazione dell’opera fu particolarmente veloce rispetto agli standard abituali del compositore: la scrittura musicale avvenne in pochi mesi, tra marzo e luglio del 1917, seguita da circa un mese dedicato all’orchestrazione. Secondo alcune testimonianze, una volta concluso il lavoro, Puccini lo fece ascoltare alla sorella e alle consorelle del convento, provocando una profonda emozione.
Tra le tre opere che compongono il Trittico, Suor Angelica è quella che ha riscosso minore successo presso il pubblico, nonostante fosse la più amata dallo stesso Puccini.





